"E Batà, dopo aver ringraziato con muti       cenni del capo, prese adagio adagio a narrar loro la sua sciagura: che la       madre da giovane, andata a spighe, dormendo su un'aja al sereno, lo aveva       tenuto bambino tutta la notte esposto alla luna; e tutta quella notte, lui       povero innocente, con la pancina all'aria, mentre gli occhi gli       vagellavano, ci aveva giocato, con la bella luna, dimenando le gambette, i       braccini. E la luna lo aveva «incantato». L'incanto però gli aveva       dormito dentro per anni e anni, e solo da poco tempo gli s'era       risvegliato. Ogni volta che la luna era in quintadecima, il male lo       riprendeva."
(L. Pirandello, Male di luna)
 
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