"Prendevo meglio coscienza delle mie trasformazioni confrontandole con l'identità delle cose. Ci si abitua però alle cose come alle persone e quando, all'improvviso, ci si ricorda del diverso significato, degli avvenimenti, ben diversi da quelli di oggi a cui hanno fatto da cornice, della diversità degli atti compiuti sotto lo stesso soffitto, tra le stesse librerie a vetri, il cambiamento nel cuore e nella vita che quella diversità implica, esso ci sembra ancora accresciuto dalla permanenza immutabile della scena, rinforzato dall'unità del luogo."
(Marcel Proust, Sodoma e Gomorra)
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